La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai.
Henry David Thoreau
Oggi parleremo di Missioni Umanitarie. Le missioni sono esperienze che si svolgono all’estero e di solito prevedono un periodo relativamente lungo di permanenza in loco. I progetti di questo tipo sono spesso promossi da ONG (Organizzazione Non Governative) che agiscono senza fini di lucro promuovendo diverse attività, spesso a carattere umanitario o sociale.
Per certi versi le Missioni Umanitarie possono sembrare simili ai campi di volontariato, di cui abbiamo parlato nell’articolo precedente della rubrica #ACT, ma in realtà tra le due esperienze c’è una differenza fondamentale. Il volontario che parte per una missione, infatti, va a sostenere direttamente i progetti di cooperazione gestiti e finanziati dalla stessa ONG che lo ha reclutato. Non ci sono intermediari come invece normalmente accade nei campi di lavoro. Questi ultimi, inoltre, spesso propongono esperienze di breve durata rispetto alle missioni che richiedono un impegno, in termini di tempo, più cospicuo.
I progetti di una missione possono essere di diverso tipo. I più conosciuti sono sicuramente quelli di tipo medico o educativo ma la scelta è molto vasta. Alcune organizzazioni richiedono volontari esperti e specializzati, ai quali propongono una sorta di assunzione, altre accettano chiunque abbia voglia di impegnarsi nel progetto, di solito comunque dopo un periodo di formazione obbligatorio. Sono due filosofie di pensiero diverse che talvolta portano anche a dibattiti su quale sia la forma più “giusta” di promuovere il volontariato in Missioni Umanitarie sia a tutela degli abitanti del Paese in cui si va a fornire sostegno sia a tutela dei volontari. Il discorso è lungo, complesso e sicuramente stimolante. Ne parleremo nei prossimi articoli della rubrica #IlCuriosario quindi #STAYTUNED!
Come partecipare?
In ogni caso, indipendentemente dalla filosofia di pensiero, per partecipare è necessario rivolgersi direttamente alle ONG che promuovono il progetto. Ovviamente quindi prima è necessario conoscere il progetto per cui ci si candida visitando il sito dell’organizzazione che intendiamo supportare e con cui vorremmo collaborare. L’ingaggio solitamente viene gestito dall’ ONG secondo specifiche modalità. Anche in questo caso quasi sempre tutte le spese sono a carico del volontario.
Tra tutte le esperienze all’estero che offre il mondo del volontariato ci sentiamo di dirti che questa è sicuramente una delle più impegnative da affrontare. Innanzitutto in termini di tempo e poi in termini di esperienza. La Missione infatti richiede generalmente al volontario un impegno di minimo un mese in luoghi lontani che richiedono al volontario di adattarsi ed entrare in una cultura molto diversa dalla nostra e uno stile di vita nuovo. Tutta questa complessità è sicuramente stimolante e una parte del cuore dell’esperienza tuttavia è importante non lasciarsi trascinare dall’entusiasmo. La scelta di partire deve essere una scelta sicuramente sentita ma soprattutto ragionata.